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Secondaria di primo Grado

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“Penso alla scuola come ad uno spazio in cui si apprende. L’insegnamento ha avuto inizio quando un uomo seduto ai piedi di un albero si mise a discutere, senza sapere cosa fosse un maestro, con persone che ignoravano a loro volta di essere scolari: pensavano solamente alle parole di quell’uomo così interessante. E si auguravano per i propri figli un incontro con un uomo così.”  

Louis I. Kahn

  1. FINALITÀ

Il DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n. 59, art. 9 ha così definito la SSIG: “La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione; introduce lo studio di una seconda lingua dell’Unione europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione”.

A questa definizione si unisce, meglio definendola, quella successiva fornita dalle “Indicazioni nazionali per il curriculo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (DECRETO 16 novembre 2012, n. 254):

“Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello dell’impostazione trasmissiva. Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. I problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine e di cerniera fra discipline.
Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato.
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire”.

  1. IL CONTRATTO FORMATIVO ED IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

Per favorire la maturazione personale di ogni alunno, i docenti ritengono fondamentale instaurare un rapporto costruttivo con le famiglie e con gli studenti, nella consapevolezza che il proprio compito non sia solo quello di far acquisire competenze, ma anche trasmettere valori condivisi per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità. A questa esigenza rispondono il contratto formativo e il Patto educativo di corresponsabilità.
Il contratto formativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della scuola da parte di tutti i suoi componenti (alunni, docenti, genitori), viene concordato ad inizio anno e rinsaldato in itinere.

L’alunno conosce quindi:

  • gli obiettivi trasversali comuni in ordine all’educare alla socialità, al comunicare, al conoscere, all’operare, allo storicizzare;
  • le modalità e le strategie metodologiche.

Il docente:

  • illustra la propria offerta formativa;
  • motiva il proprio intervento didattico;
  • esplicita le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione.

Il genitore:

  • conosce l’offerta formativa;
  • esprime pareri e proposte e collabora nelle attività.

Al fine di assicurare agli alunni un’esperienza positiva di socializzazione e di apprendimento, i docenti si impegnano a:

  • conoscere l’alunno, le sue potenzialità e le sue modalità di apprendimento attraverso momenti e strumenti di osservazione e di raccolta dati;
  • promuovere occasioni di dialogo, conversazione, discussione per favorire il confronto, la socializzazione, migliorare la comunicazione nel gruppo classe;
  • favorire negli alunni i processi di conoscenza di sé, la consapevolezza del proprio percorso formativo e l’avvio all’acquisizione di capacità di autovalutazione;
  • conoscere e sostenere gli interventi educativi delle famiglie e del territorio.
  • I genitori si impegnano a:
  • assicurare la regolarità della frequenza e il rispetto dell’orario scolastico;
  • conoscere l’esperienza scolastica del figlio visionando i quaderni e gli elaborati e partecipando agli incontri scuola-famiglia, chiedendo chiarimenti, offrendo informazioni, formulando proposte;
  • aiutare il figlio a sviluppare atteggiamenti di apertura e curiosità nei confronti dell’esperienza scolastica e di fiducia negli insegnanti;
  • sostenere gli interventi educativi della scuola e concordare interventi comuni per richiamare il figlio al rispetto delle regole per la convivenza;
  • assicurarsi dell’avvenuta esecuzione dei compiti e controllare lo studio, aiutando il figlio a vivere questo momento come occasione di responsabilità personale.

 All’inizio dell’anno scolastico è quindi richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti del Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in modo dettagliato diritti e doveri nel rapporto tra scuola, studenti e famiglie.
Nell’ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche sono poste in essere attività di accoglienza dei nuovi studenti per la presentazione e condivisione dello Statuto delle studentesse e degli studenti, del POF, dei Regolamenti interni e di disciplina, del Patto educativo di corresponsabilità.
Quest’ultimo viene rinsaldato con la famiglia, ogni qualvolta vi sia la necessità, in occasione di incontri ad hoc.